Politiche regionali per la prevenzione

Le azioni messe in atto dalla Regione Toscana nell’ambito della Prevenzione si basano su interventi che hanno l’obiettivo di evitare l’insorgenza delle malattie o mirano a contenerne gli effetti. Ciò viene realizzato mediante l'adozione di misure di promozione della salute e di riduzione dell’esposizione ai fattori di rischio.

Il 13 novembre 2014 la Conferenza Stato-Regioni ha approvato l'Intesa sul Piano Nazionale della Prevenzione (PNP) 2014-2018. Il Piano individua azioni per la promozione della salute e la prevenzione, che accompagnino il cittadino in tutte le fasi della vita e nei luoghi di lavoro.

Il PNP è articolato nei seguenti macro obiettivi:

  1. Intervenire sui fattori di rischio come il fumo, il consumo di alcol, l’alimentazione non corretta, la sedentarietà che sono alla base delle principali malattie non trasmissibili (es. malattie cardiovascolari, tumori, patologie respiratorie..) e promuovere programmi di screening per la diagnosi precoce di alcune malattie;
  2. Prevenire le conseguenze dei disturbi neurosensoriali (es. screening audiologico neonatale per diagnosticare precocemente ipoacusia e sordità);
  3. Promuovere il benessere mentale in bambini, adolescenti e giovani;
  4. Prevenire le dipendenze da sostanze e comportamenti;
  5. Prevenire gli incidenti stradali e ridurre la gravità dei loro esiti;
  6. Prevenire gli incidenti domestici e i loro esiti;
  7. Prevenire gli infortuni e le malattie professionali;
  8. Ridurre le esposizioni ambientali potenzialmente dannose per la salute;
  9. Ridurre la frequenza di infezioni/malattie infettive prioritarie in particolare mediante il potenziamento dei programmi vaccinali;
  10. Attuare il Piano Nazionale Integrato dei Controlli per la prevenzione in sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria.

La Regione Toscana ha recepito il PNP 2014-2018 traducendo i macro obiettivi nazionali nel Piano Regionale per la Prevenzione (PRP) 2014-2018 articolato in 7 programmi (a loro volta suddivisi in 72 progetti) riportati nell’Allegato A della Delibera di Giunta regionale n.1314/2015:

  1. Toscana per la salute (34 progetti);
  2. Percorso nascita (3 progetti);
  3. Lavoro in salute (8 progetti);
  4. Ambiente e salute (3 progetti);
  5. Prevenire le malattie infettive (15 progetti);
  6. Sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria (8 progetti);
  7. Amici a 4 zampe (1 progetto).

Nell'ambito della prevenzione collettiva i dipartimenti di prevenzione delle aziende USL svolgono un ruolo centrale relativamente a: prevenzione nei luoghi di lavoro (radiazioni ionizzanti, sicurezza negli ambienti domestici), igiene e sanità pubblica (malattie infettive, tatuaggi e piercing, cosmetici, terme e salute negli ambienti di vita), igiene degli alimenti e nutrizione, sanità pubblica veterinaria, medicina legale e medicina dello sport.

Allo scopo di tenere conto dei contenuti del Documento di valutazione del PNP (approvato con l’Accordo del 27/03/2015 tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano) sono stati definiti sistemi di monitoraggio dei progetti del PRP e una serie di indicatori per valutare lo stato di avanzamento dei progetti, dei programmi e il raggiungimento degli obiettivi specifici. Il monitoraggio del PRP, come previsto dalla Delibera di Giunta regionale n. 1241/2014, sarà compito del Tavolo di coordinamento per la Prevenzione e Promozione alla Salute della Regione Toscana, istituito dalla Delibera di Giunta regionale n. 454/2014.

Il 19 gennaio 2017 è stato approvato in Conferenza Stato-Regioni il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-2019 (PNPV). Il documento riconosce, come priorità di sanità pubblica, la riduzione o l’eliminazione delle malattie infettive prevenibili da vaccino, mediante l’individuazione di strategie da applicare sull’intero territorio nazionale.

Tra gli obiettivi del Piano sono compresi il mantenimento dello stato di “Paese libero da Polio”, il raggiungimento dello stato di “Paese libero da Morbillo e Rosolia”, l’inserimento di nuove vaccinazioni nel calendario, l’offerta attiva e gratuita delle vaccinazioni con particolare attenzione ai gruppi di popolazione più vulnerabili, l’elaborazione di un Piano di comunicazione istituzionale sulle vaccinazioni.

Fonti / Bibliografia

http://regione.toscana.it/

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