Raccomandazioni per la Stagione Influenzale 2023-2024

È stata pubblicata il 21 aprile la Circolare del Ministero della Salute per la prevenzione e il controllo dell’influenza nella stagione 2023-24, contenente le più recenti raccomandazioni dell’OMS sulla composizione dei vaccini antinfluenzali.

Il Ministero della Salute ha pubblicato la Circolare 21 aprile 2023 “Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2023-2024”, contenente le più recenti raccomandazioni dell’OMS sulla composizione dei vaccini antinfluenzali.

Di seguito, si riportano alcuni dei paragrafi contenuti nella Circolare, consultabile in maniera integrale alla pagina istituzione del Ministero della Salute (link).

INTRODUZIONE

L’influenza è una malattia respiratoria acuta causata da virus influenzali (due tipi principali di virus dell'influenza: A e B) che circolano in tutto il mondo e può manifestarsi in forme di diversa gravità che in alcuni casi, possono comportare il ricovero in ospedale e anche la morte.

Nei climi temperati, come in Italia, le epidemie stagionali si verificano principalmente durante l'inverno, mentre nelle regioni tropicali l'influenza può verificarsi durante tutto l'anno, causando epidemie in modo più irregolare.

In tutto il mondo, si stima che queste epidemie annuali causino da 3 a 5 milioni di casi di malattia grave e da 290.000 a 650.000 decessi per cause respiratorie. Alcune fasce di popolazione, come i bambini piccoli, le donne in gravidanza i soggetti con patologie concomitanti e gli anziani, possono essere maggiormente a rischio di gravi complicanze influenzali come polmonite virale, polmonite batterica secondaria e peggioramento delle condizioni mediche sottostanti. Nei paesi industrializzati la maggior parte dei decessi associati all'influenza si verifica tra le persone di età pari o superiore a 65 anni.

TRASMISSIONE

L'influenza è trasmessa principalmente dalle goccioline diffuse attraverso la tosse o gli starnuti e può anche essere trasmessa attraverso il contatto diretto o indiretto con le secrezioni respiratorie contaminate. Il periodo di incubazione dell'influenza stagionale è solitamente di due giorni, ma può variare da uno a quattro giorni. Gli adulti possono essere in grado di diffondere l'influenza ad altri da un giorno prima dell'inizio dei sintomi a circa cinque giorni dopo l'inizio dei sintomi. I bambini e le persone con un sistema immunitario indebolito possono essere più contagiosi.

SINTOMI CLINICI

I sintomi dell’influenza includono tipicamente l'insorgenza improvvisa di febbre alta, tosse e dolori muscolari. Altri sintomi comuni includono mal di testa, brividi, perdita di appetito, affaticamento e mal di gola. Possono verificarsi anche nausea, vomito e diarrea, specialmente nei bambini. La maggior parte delle persone guarisce in una settimana o dieci giorni, ma alcuni soggetti (quelli di 65 anni e oltre, bambini piccoli e adulti e bambini con patologie croniche), sono a maggior rischio di complicanze più gravi o peggioramento della loro condizione di base.

PREVENZIONE DELL’INFLUENZA

L’influenza rappresenta un serio problema di Sanità Pubblica e una rilevante fonte di costi diretti e indiretti per la gestione dei casi e delle complicanze della malattia e l’attuazione delle misure di controllo. Sono due le misure di prevenzione disponibili per ridurre e contrastare la trasmissione del virus influenzale: la vaccinazione e le misure di igiene e protezione individuale.

Misure di igiene e protezione individuale (raccomandazioni ECDC)

  • Lavare regolarmente le mani e asciugarle correttamente. Le mani devono essere lavate accuratamente con acqua e sapone, per almeno 40-60 secondi ogni volta, specialmente dopo aver tossito o starnutito e asciugate. I disinfettanti per le mani a base alcolica riducono la quantità di virus influenzale dalle mani contaminate e possono rappresentare una valida alternativa in assenza di acqua.
  • Osservare una buona igiene respiratoria: coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, con fazzoletti monouso da smaltire correttamente e lavarsi le mani.
  • Isolarsi volontariamente a casa se si presentano sintomi attribuibili a malattie respiratorie febbrili specie in fase iniziale.
  • Evitare il contatto stretto con persone ammalate, ad es. mantenendo un distanziamento fisico di almeno un metro da chi presenta sintomi dell’influenza ed evitare posti affollati. Quando non è possibile mantenere il distanziamento fisico, ridurre il tempo di contatto stretto con persone malate.
  • Evitare di toccarsi occhi, naso o bocca. I virus possono diffondersi quando una persona tocca qualsiasi superficie contaminata da virus e poi si tocca occhi, naso o bocca. Le mascherine chirurgiche indossate da persone con sintomatologia influenzale possono ridurre le infezioni tra i contatti stretti.

La vaccinazione

La vaccinazione è la forma più efficace di prevenzione dell'influenza. L’OMS e il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-19, prorogato con successivi atti del Ministero della Salute, riportano, tra gli obiettivi di copertura per la vaccinazione antinfluenzale, il 75% come obiettivo minimo perseguibile e il 95% come obiettivo ottimale negli ultrasessantacinquenni e nei gruppi a rischio. Per ciò che concerne l’individuazione dei gruppi a rischio rispetto alle epidemie di influenza stagionale, ai quali la vaccinazione va offerta in via preferenziale, esiste una sostanziale concordanza, in ambito europeo sul fatto che principali destinatari dell’offerta di vaccino antinfluenzale stagionale debbano essere le persone di età pari o superiore a 65 anni, nonché le persone di tutte le età con alcune patologie di base che aumentano il rischio di complicanze in corso di influenza e gli operatori sanitari.

Pertanto, gli obiettivi della campagna vaccinale stagionale contro l’influenza sono:

  • riduzione del rischio individuale di malattia, ospedalizzazione e morte;
  • riduzione del rischio di trasmissione a soggetti ad alto rischio di complicanze o ospedalizzazione;
  • riduzione dei costi sociali connessi con morbosità e mortalità.

VACCINI DISPONIBILI

Tutti i vaccini antinfluenzali disponibili in Italia sono stati autorizzati dall’Agenzia Europea del Farmaco (EMA) e/o dall’Agenzia italiana del Farmaco (AIFA). Tuttavia, non tutti i vaccini autorizzati per l'uso sono necessariamente disponibili sul mercato. Sono le ditte produttrici dei vaccini che definiscono se mettere a disposizione uno o tutti i loro prodotti in un determinato mercato.

Le Regioni/PP.AA. decidono annualmente, tramite delle gare per la fornitura di vaccini, tra i prodotti disponibili in commercio, quelli che saranno utilizzati durante le campagne vaccinali. Le caratteristiche antigeniche dei ceppi virali influenzali che hanno circolato nell’ultima stagione influenzale forniscono la base per selezionare i ceppi da includere nel vaccino dell’anno successivo e l’OMS emana le raccomandazioni sulla composizione vaccinale generalmente nel mese di febbraio per consentire alle aziende di produrre la quantità di vaccino richiesta.

Nella riunione annuale, svoltasi il 24 febbraio 2023, l’OMS ha pertanto raccomandato la seguente composizione del vaccino quadrivalente per l’emisfero settentrionale nella stagione 2023/2024:

  • Vaccini quadrivalenti ottenuti in uova embrionate di pollo
    • A/Victoria/4897/2022 (H1N1) pdm09-like virus;
    • A/Darwin/9/2021 (H3N2)-like virus;
    • B/Austria/1359417/2021-like virus (lineaggio B/Victoria);
    • B/Phuket/3073/2013-like virus (lineaggio B/Yamagata).
  • Vaccini quadrivalenti ottenuti su colture cellulari o ricombinanti
    • A/Wisconsin/67/2022 (H1N1) pdm09-like virus;
    • A/Darwin/6/2021 (H3N2)-like virus;
    • B/Austria/1359417/2021-like virus (lineaggio B/Victoria);
    • B/Phuket/3073/2013-like virus (lineaggio B/Yamagata).

Nella sottostante tabella sono riportati i vaccini antinfluenzali attualmente disponibile per l'uso in Italia, incluse le indicazioni su dosaggio e modalità di somministrazione e le raccomandazioni attuali per età e gruppi di rischio specifici indicando la scelta (o le opzioni).


Vaccino Dosi e modalità di somministrazione
VIQ Vaccino Inattivato Quadrivalente sub-unità, split 6 mesi – 9 anni: 
  • 2 dosi (0,50ml): ripetute a distanza di almeno 4 settimane ai bambini vaccinati per la prima volta; 
  • 1 dose (0,50ml) se già vaccinati negli anni precedenti.
> 9 anni. 1 dose (0,50ml)
LAIV Vaccino quadrivalente vivo attenuato 2 anni – 9 anni: 
  • 2 dosi (0,2 ml) ripetute a distanza di almeno 4 settimane per bambini che vengono vaccinati per la prima volta;
  • 1 dose (0,2 ml) se già vaccinati negli anni precedenti.
10-17 anni: 1 dose (0,2 ml)
VIQcc Vaccino inattivato quadrivalente su colture cellulari
2 anni – 9 anni: 
  • 2 dosi (0,50ml): ripetute a distanza di almeno 4 settimane ai bambini vaccinati per la prima volta;
  • 1 dose (0,50ml) se già vaccinati negli anni precedenti.
≥10 anni: 1 dose (0,50ml)
VIQr Vaccino quadrivalente a DNA ricombinante ≥18 anni:1 dose (0,50 ml)
VIQa Vaccino inattivato quadrivalente adiuvato ≥65 anni: 1 dose (0,50 ml)
VIQhd Vaccino inattivato quadrivalente ad alto dosaggio ≥60 anni: 1 dose (0,50 ml)

Una sola dose di vaccino antinfluenzale è sufficiente per i soggetti di tutte le età, con esclusione dell’età infantile. Infatti, per i bambini al di sotto dei 9 anni di età, mai vaccinati in precedenza16 , si raccomandano due dosi di vaccino antinfluenzale stagionale, in linea con le raccomandazioni ACIP, da somministrare a distanza di almeno quattro settimane. I vaccini antinfluenzali inattivati vanno somministrati per via intramuscolare ed è raccomandata l’inoculazione nel muscolo deltoide per tutti i soggetti di età superiore a 2 anni; nei bambini fino ai 2 anni e nei lattanti la sede raccomandata è la faccia antero-laterale della coscia. Il vaccino antinfluenzale vivo attenuato (LAIV) viene somministrato per via nasale.

TEMPISTICHE DELLA CAMPAGNA VACCINALE

In considerazione della situazione epidemiologica relativa alla circolazione dei virus respiratori nella stagione 2022-2023, si raccomanda compatibilmente con la disponibilità di vaccino, di anticipare la conduzione delle campagne di vaccinazione antinfluenzale a partire dall’inizio di ottobre e offrire la vaccinazione ai soggetti eleggibili in qualsiasi momento della stagione influenzale, anche se si presentano in ritardo per la vaccinazione. Questo può essere particolarmente importante se si tratta di una stagione influenzale tardiva o quando si presentano pazienti a rischio. Pertanto, la decisione di vaccinare dovrebbe tenere conto del livello di incidenza della sindrome simil-influenzale nella comunità, tenendo presente che la risposta immunitaria alla vaccinazione impiega circa due settimane per svilupparsi pienamente.

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