Cura e prevenzione dell’Alzheimer

Il 7 giugno scorso la Food and Drug Administration statunitense ha approvato con percorso accelerato l’anticorpo monoclonale Aducanumab di Biogen. Si tratta del primo nuovo farmaco approvato per l’Alzheimer dal 2003, che ha dimostrato di poter ridurre la placca amiloide, principale responsabile della malattia di Alzheimer.

Anche sul campo della prevenzione giungono nuove notizie: un possibile vaccino attualmente in sperimentazione nei topi. Lo studio è stato pubblicato il 15 Novembre sulla rivista Molecular Psychiatry ed è stato condotto da un gruppo di sperimentatori del LifeArc, ente britannico di ricerca medica, e dalle Università di Leicester in Inghilterra e di Göttingen in Germania. Il gruppo di ricerca ha prima identificato un anticorpo (TAP01) in grado di legarsi alle forme alterate della beta amiloide (le forme troncate) ma non alle sue forme normali (la beta amiloide a catena intera). Ha quindi realizzato in laboratorio una proteina di beta amiloide che si ripiega a forcina quando legata all’anticorpo TAP01. L’iniezione di questa proteina (il vaccino Tapas) in topi con caratteristiche della malattia di Alzheimer allenerebbe il sistema immunitario a riconoscere le proteine alterate, generando anticorpi specifici. Il vaccino si è mostrato in grado di ripristinare la funzione dei neuroni, aumentare il metabolismo del glucosio nel cervello, invertire la perdita di memoria e ridurre la formazione di placche di beta amiloide.

Uno degli studiosi, il Professore Mark Carr, dell’Università di Leichester, intervistato per il Telegraph, ha dichiarato che, qualora i risultati siano confermati anche nella specie umana, il vaccino potrebbe non solo curare la malattia, ma anche prevenirla prima della comparsa dei sintomi.