Adesione alla vaccinazione difterite-tetano-pertosse nelle donne in gravidanza nell’Asl Toscana Centro

Il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-2019 (PNPV) prevede la vaccinazione difterite-tetano-pertosse acellulare (dTpa) anche per la categoria delle donne in gravidanza e ne raccomanda la somministrazione tra la 28esima e la 36esima settimana di gestazione. Questo assicura una protezione immunitaria sia alla madre che al bambino, assicurandogli buoni livelli di anticorpi per proteggerlo da malattie che potrebbe contrarre prima di essere vaccinato a sua volta (come la pertosse). Nonostante le eccellenti coperture vaccinali per dTpa registrate in Toscana negli ultimi anni (>95%), alcuni casi di pertosse sono stati comunque notificati. Inoltre, l’adesione alla vaccinazione da parte delle madri è ancora scarsa e i dati nazionali di coperture vaccinali sono frammentati o assenti.

Uno studio descrittivo-osservazionale a cura del Dipartimento di Scienze della Salute dell’Università di Firenze descrive per la prima volta i livelli di adesione alla vaccinazione dTpa nelle donne in gravidanza sia nell'anno pre-pandemico 2019 che per l'anno 2020 nell’area della Toscana Centro (Firenze, Prato, Empoli e Pistoia). Fortunatamente le donne si sono vaccinate di più nell'anno dello scoppio della pandemia (47.3%) rispetto all'anno 2019 (43%). È possibile infatti che la pandemia da SARS-CoV-2 abbia aumentato notevolmente nelle gestanti la percezione del rischio di contrarre malattie vaccino-prevenibili, scegliendo dunque di vaccinarsi, per la salute propria e del proprio bambino. Sono stati valutati inoltri diversi parametri socio-demografici e alcuni di questi determinano una aumento di adesione alla vaccinazione: l’origine geografica dei genitori, l’età e il grado di istruzione della madre, ed anche il numero di parti e di aborti precedenti.

Questo studio fornisce una istantanea della situazione di adesione alle vaccinazioni dTpa in gravidanza in Toscana, utile a costruire e incentivare le strategie di vaccinazione attuali al fine di migliorare lo stato di salute sia della madre che del nascituro.