La storia dell’eradicazione del Vaiolo: un successo della medicina preventiva che può insegnare molto

Le strategie intraprese a livello globale per raggiungere l’obiettivo di eliminazione hanno riguardato aspetti epidemiologici, organizzativi, economici ed etici e soprattutto un cambiamento di rotta dalla vaccinazione di massa all’interruzione delle catene di contagio con una rapida identificazione dei focolai epidemici.

Il vaiolo è stato una malattia causata dal Variola Virus che, grazie al successo delle politiche sanitarie globali di sorveglianza e alla vaccinazione, nel 1980 è stato dichiarato eradicato (eliminato dal pianeta) costituendo l’unica malattia infettiva umana ad avere assunto questo status.

Esistevano 2 tipi di vaiolo: Variola Major (alta mortalità) e Variola Minor (bassa mortalità). L'infezione avveniva tramite contatti stretti con individui che presentavano esantema e derivava normalmente da lesioni presenti nella bocca o nella gola dell'ammalato che spesso esitavano in cicatrici. Il medico inglese Edward Jenner nel 1801 aveva dimostrato che l’inoculazione del virus del Vaiolo Bovino (o Vaccinia) proteggeva dalla malattia umana ipotizzando che questa pratica avrebbe portato alla scomparsa del Vaiolo. Successivamente, Pasteur (1881) generalizzò l'uso del termine "vaccinazione" per intendere l’inoculazione preventiva con tutti i tipi di agenti infettivi al fine di proteggere dalla malattia da questi causata.

Nel 1950 il Dr. F.L. Soper propose alla terza Assemblea Mondiale della Sanità dell'OMS un programma per l'eradicazione del vaiolo in una area geografica definita, cioè in tutte le Americhe. Utilizzando la strategia di vaccinazione di massa, il programma di eradicazione approvato dall'OMS iniziò nel 1950 nelle Americhe ed in 8 anni non si registrarono più casi nei Caraibi, America centrale e numerosi paesi sudamericani. Eradicazione significa aver raggiunto l’azzeramento del numero di nuove infezioni in tutto il mondo. Nel 1958, all'undicesima Assemblea Mondiale della Sanità, il Dr. V.M. Zhdanov propose l'eradicazione globale del vaiolo. Questa istanza venne approvata nel 1959 e fu ideato un programma di vaccinazione o rivaccinazione dell'80% della popolazione entro 5 anni per debellare la malattia dalle aree endemiche. Si credeva che questa vaccinazione di massa avrebbe prodotto un’immunità di gregge nella popolazione coinvolta che si sarebbe tradotta nella cessazione della trasmissione del virus. Inoltre, venne previsto che scorte sufficienti di vaccino avrebbero potuto essere prodotte in 2 anni e che poi sarebbero seguiti 3 anni di programmi di vaccinazione a livello globale intensivi e coordinati. Tuttavia, l’indisponibilità di sufficienti dosi di vaccino e il budget insufficiente (una media inferiore a 100.000$ all'anno) ostacolò lo svolgimento del programma. Quindi sebbene un certo numero di paesi avessero presto intrapreso programmi di vaccinazione di massa dopo l’adozione da parte dell’OMS della politica globale di eradicazione, i risultati furono deludenti.

Nel 1965 alla diciottesima Assemblea Mondiale della Sanità, gli stati membri ribadirono la loro precedente decisione con molta più forza. Pertanto, nel 1966 fu stanziato un budget più corposo (circa 2,5 milioni di dollari americani) dall'Assemblea. Questa somma doveva provvedere al completo coordinamento del programma e per l'assistenza a 50 paesi, per una popolazione totale di oltre 1 miliardo di persone e rappresentava circa il 5% del budget totale dell'OMS per il 1966. Nel gennaio 1967 venne avviato dall’OMS il Programma Globale Intensificato di eradicazione del vaiolo. La malattia era presente in 46 paesi, di cui 33 vennero considerati aree endemiche (coinvolgendo oltre 1,2 miliardi di persone) mentre era stato debellato in diversi paesi (alcuni con servizi sanitari arretrati) attraverso la vaccinazione e la sorveglianza attiva e quindi era stata chiaramente dimostrata la fattibilità dell'eradicazione del vaiolo sia in paesi sviluppati che in via di sviluppo. L'obiettivo del programma, che enfatizzò la vaccinazione a tappeto, era quello di eradicare il vaiolo dal mondo intero in dieci anni. Tuttavia, in quegli anni le procedure di segnalazione dei casi in molte aree endemiche era così inadeguata che vennero individuati solo circa l'1% del totale stimato dei casi. La strategia di immunizzazione di massa per coprire l’80% o più della popolazione in modo da raggiungere in ogni paese l'immunità di gregge si dimostrò inefficace. Infatti la trasmissione del virus stava cessando ma il vaiolo sembrava persistere in molte popolazioni anche immunizzate a causa dei problemi logistici e dei costi per vaccinare le piccole percentuali di individui in aree remote di paesi endemici. L'esperienza acquisita da alcuni programmi di vaccinazione in Africa dove l'avvio di un efficace sistema di segnalazione e vaccinazioni intensive di contenimento nelle aree segnalate provocarono l’interruzione della trasmissione, dimostrò chiaramente che un’interruzione nella catena dei contagi poteva essere ottenuta tramite la vaccinazione di non più della metà della popolazione. Il principio fondamentale è che questa malattia si diffonde in una catena di contagio continua, identificabile con un individuo infetto che trasmette la malattia ad altri suscettibili. Quindi nel 1969, quando la vaccinazione del 100% della popolazione si è rivelata praticamente impossibile da realizzare, fu adottato un cambiamento nella strategia dei programmi locali di eradicazione che enfatizzò come obbiettivi primari la sorveglianza epidemiologica (ricerca attiva dei casi) e il contenimento dei focolai. Dopo il cambio di strategia del 1969 l'obiettivo di eradicazione diventò raggiungibile poiché l'incidenza di questa malattia diminuì rapidamente.

Il periodo tra il 1967 e il 1977, durante cui l'eradicazione globale è stata ottenuta con sforzi intensificati, è stato diviso in tre fasi. Durante la fase I (dal 1967 al 1972), l'eradicazione è stata raggiunta in Sud America, Indonesia e nella maggior parte dei paesi africani, nella fase II (1973-1975), furono compiuti sforzi maggiori per far fronte all'eradicazione del vaiolo dal subcontinente indiano, mentre nella fase III (dal 1975 al 1977) venne eradicato il vaiolo dal Corno d’Africa. A conclusione di questi enorme campagna di salute pubblica l'ultimo caso storico di Variola Major venne segnalato nel 1975, mentre l'ultimo caso di vaiolo (Variola minor) si verificò nel 1977. La certificazione dell'eradicazione del vaiolo da parte dell'OMS è iniziata nell'agosto 1973 con il Sud America e si è conclusa nell'ottobre 1979 con la Somalia nel Corno d'Africa. Nello stesso anno l'OMS dichiarò che il vaiolo era stato debellato dal mondo intero e che questa malattia poteva ora essere consegnata alla storia rappresentando la prima malattia in assoluto eliminata dagli sforzi umani.

Questo è avvenuto dopo solo 12 anni, che nel 1967 l'OMS aveva intrapreso il programma di eradicazione globale. L’anno successivo, nel 1980, anche la World Health Assembly dichiarò l’eradicazione del vaiolo. Come risultato diretto dell’eradicazione globale del vaiolo oltre 1 miliardo di dollari viene risparmiato ogni anno nella spesa sanitaria globale.

L'eradicazione di questa malattia è davvero un evento unico nella storia dell'umanità e rappresenta una conquista fondamentale dell'OMS, che ancora oggi ha molto da insegnare!

Fonti / Bibliografia
  • CDC Smallpox Available online: https://www.cdc.gov/smallpox/index.html (accessed on Feb 7, 2021).
  • Smallpox Available online: https://www.who.int/health-topics/smallpox (accessed on Feb 7, 2021).
  • Henderson, D.A. The eradication of smallpox. Sci. Am. 1976, 235, 25–33, doi:10.1038/scientificamerican1076-25.
  • Fenner, F.; Henderson, D.A.; Artia, I.; Jezek, Z.; Ladnyi, I.D. Smallpox and its eradication. Geneva: World Health Organization; 1988.
  • Ochmann, S.; Ritchie, H. Smallpox is the only human disease to be eradicated – here’s how the world achieved it Available online: https://ourworldindata.org/smallpox-is-the-only-hu...
  • Strassburg, M.A. The global eradication of smallpox. AJIC Am. J. Infect. Control 1982, 10, 53–59, doi:10.1016/0196-6553(82)90003-7.
  • Epicentro - Istituto Superiore di Sanità Available online: https://www.epicentro.iss.it/vaiolo/
  • Tulchinsky, T.H. Edward Jenner, Vaccination and Eradication of Smallpox. In Case Studies in Public Health; Elsevier, 2018; pp. 17–33.
  • Bhattacharya, S. The world health organization and global smallpox eradication. J. Epidemiol. Community Health 2008, 62, 909–912, doi:10.1136/jech.2006.055590.
Condividi questa pagina: