E se il vaccino antinfluenzale diminuisse la mortalità nei pazienti Covid?

Uno studio su 92000 persone con infezione da nuovo coronavirus ha dimostrato una mortalità inferiore del 17% nei soggetti precedentemente vaccinati contro l’influenza.

Uno studio pubblicato recentemente sul server di prestampa MedRxiv ha indagato i possibili effetti della vaccinazione influenzale nei soggetti Covid. Lo studio, realizzato da ricercatori dello Swiss Tropical and Public Health Institute dell'Università di Basilea, in collaborazione con l'Università di San Paolo del Brasile, ha incluso 92000 soggetti con infezione da Sars-Cov-2. Con un’età media di 59 anni, il 37% dei pazienti ha avuto bisogno di cure intensive, il 23% è stato sottoposto a ventilazione meccanica e circa il 47% dei pazienti è deceduto. Circa il 66% dei soggetti in studio soffriva di malattie cardiovascolari, il 55% aveva diabete mellito, l’11% era obeso e il 12% aveva una malattia renale.

Circa un terzo dei soggetti aveva ricevuto un vaccino trivalente durante l’ultima campagna per la vaccinazione antinfluenzale. I vaccinati contro l’influenza avevano in media una probabilità inferiore dell’8% di venir ricoverati in terapia intensiva, una probabilità inferiore del 13% di aver bisogno di ventilazione meccanica e una probabilità di morte più bassa del 17%.

L’effetto “protettivo”, che si verificava solo in quei soggetti che si erano sottoposti alla vaccinazione solo nella campagna vaccinale precedente, potrebbe esser collegato a diversi meccanismi e quello più probabile è un cambiamento indotto nell'immunità innata. Le cellule della memoria immunologica possono essere attivate da antigeni naturali o artificiali e, una volta attivate, difenderebbero il corpo da più agenti patogeni, compresi quelli non interessati dal vaccino.

Lo studio rappresenta un altro punto a favore della vaccinazione antinfluenzale nella lotta contro il nuovo coronavirus. Come già sottolineato in una precedente notizia (E se il vaccino contro l'influenza proteggesse dal coronavirus?), è ancora presto per dare delle risposte definitive, ma la vaccinazione antinfluenzale rappresenterà nella prossima stagione autunnale uno strumento essenziale per identificare, isolare e curare precocemente i nuovi casi di Covid-19 che si presenteranno.
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