Quale strategia di vaccinazione risulta più costo-efficace tra i bambini adottati internazionalmente?

Valutazione dell’impatto clinico ed economico di differenti protocolli di immunizzazione per morbillo, parotite, rosolia e varicella rivolti ai bambini adottati internazionalmente.

L’appropriata verifica dello stato immunitario dei bambini adottati internazionalmente è in discussione a livello internazionale e differenti approcci sono stati suggeriti. L’obiettivo di questo studio, condotto presso il Dipartimento di Scienze della Salute dell’Università degli studi di Firenze è stato di valutare l’impatto clinico ed economico di differenti strategie di immunizzazione per morbillo, parotite, rosolia e varicella (MPRV) nei minori adottati internazionalmente in Italia.

Un modello decisionale è stato sviluppato per confrontare tre strategie:

  1. vaccinare a priori tutti i bambini;
  2. eseguire test sierologici e quindi vaccinare i sieronegativi;
  3. completare le vaccinazioni affidandosi alla documentazione vaccinale del paese di origine.

Per ciascuna strategia sono stati valutati il costo della strategia, il numero di bambini protetti ed il costo per bambino protetto contro MPRV.

Dai risultati emerge che la strategia attualmente raccomandata in Italia di vaccinare in base alla documentazione, è la più economica, ma non la più efficace. Infatti, vaccinare in base alle risposte dei test sierologici per MPRV (con metodica ELISA dall’inglese enzyme-linked immunosorbent assay) permette di proteggere un numero maggiore di bambini con un piccolo aumento dei costi rispetto alla strategia raccomandata in Italia; rispetto alla strategia della vaccinazione a priori di tutti i bambini, la strategia della sierologia è non solo più efficace clinicamente ma anche più economica. Anche applicando un’altra metodica di test sierologici CLIA (chemiluminescent immunoassay test) la strategia della sierologia è economicamente e clinicamente la più vantaggiosa. Risultati simili sono stati ottenuti escludendo i bambini sotto 1 anno di età per entrambe le metodiche sierologiche.

Possiamo pertanto concludere che in base alle analisi effettuate, tra le tre strategie per immunizzare contro MPRV, quella di eseguire le analisi sierologiche e quindi vaccinare i minori sieronegativi risulta essere la preferibile per i bambini adottati internazionalmente.

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