Report Europeo su morbillo e rosolia: i casi in Italia diminuiscono, ma la situazione è critica

Secondo l'ultimo report dell'ECDC resta allarmante in Europa la conta dei casi di morbillo e rosolia. Critica anche la situazione delle coperture vaccinali.

È stato pubblicato il 10 Gennaio 2020 il nuovo report sul monitoraggio di morbillo e rosolia dell’ECDC (European Centre for Disease prevention and Control), che riporta i dati raccolti attraverso TESSy (The European Surveillance System) per il periodo Dicembre 2018- Novembre 2019, riguardanti i 30 paesi membri dell’Unione Europea/Area Economica Europea (UE/EEA). Nel periodo di riferimento sono stati segnalati in Europa 13.460 casi di morbillo (versus i 12.790 riportati nel precedente periodo Dicembre 2017-Novembre 2018), di questi il 79% confermati in laboratorio. I paesi coinvolti da un maggior numero di notifiche sono risultati Francia (2.674), Romania (1.746) e Italia (1.689). In Italia i casi di morbillo segnalati sono diminuiti rispetto ai precedenti 12 mesi (Dicembre 2017-Novembre 2018: 2.548). Tuttavia, ancora una volta, ci collochiamo tristemente al terzo posto in Europa per casi di morbillo.

Nel periodo in esame, rispetto al precedente, sono diminuiti i decessi europei attribuiti al morbillo (Dicembre 2017-Novembre 2018: 35 decessi, di cui 7 in Italia; Dicembre 2018-Novembre 2019: 10 decessi, di cui 1 in Italia). Rimangono comunque numeri inaccettabili, considerando che si tratta di una malattia prevenibile con vaccino. Il report riporta anche lo stato vaccinale dei casi di morbillo segnalati in Europa: si conosce lo stato vaccinale del 72% di tutti i soggetti contagiati, di questi il 71% è risultato mai vaccinato e il 18% vaccinato con una sola dose. Il morbillo continua a mietere vittime in Europa a causa delle coperture vaccinali non ottimali. Soltanto 5 stati membri della UE/EEA dichiarano di raggiungere l’obiettivo minimo del 95% di copertura vaccinale a due dosi nella popolazione (Ungheria, Malta, Portogallo, Slovacchia e Svezia).

Il report ECDC di Gennaio 2020 riporta anche i casi di rosolia notificati nell’Unione Europea tra Dicembre 2018 e Novembre 2019, corrispondenti a 421 (il 12% di questi confermati in laboratorio). Questi risultano diminuiti rispetto al precedente periodo Dicembre 2017-Novembre 2018 (583 casi). Nuovamente ci troviamo al terzo posto della classifica dei Paesi con più segnalazione (20), dopo Polonia e Germania. Nei 12 mesi precedenti i casi italiani erano risultati 24.

Per poter raggiungere i prestigiosi obiettivi di eliminazione del morbillo e di prevenzione della rosolia congenita nell'area Europea, come disposto dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), molti paesi dovranno migliorare le loro strategie di vaccinazione nei nuovi nati e colmare le lacune esistenti tra gli adolescenti e gli adulti.

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