I vaccini salvano la vita, ma...

Nonostante i vaccini siano dei veri salvavita per alcune categorie di persone, sia i pazienti che gli stessi medici sono poco informati.

È preoccupante la situazione descritta da un'indagine italiana presentata in occasione del 64° Congresso nazionale della Società italiana di Gerontologia e Geriatria (Sigg), tenutosi a Roma lo scorso 27-30 novembre. Secondo l'indagine, poco più di un anziano su due si vaccina per l'influenza e solo in poche regioni si arriva al 50% di copertura contro lo pneumococco, che protegge da polmoniti molto pericolose e talvolta letali per gli anziani.

L'indagine Sigg è stata condotta su 500 medici, principalmente giovani specialisti in geriatria o specializzandi, per indagare la conoscenza dei vaccini per gli anziani. I dati mostrano innanzitutto che pochi anziani (appena uno su tre) chiedono informazioni sulle vaccinazioni, in due casi su tre per timore degli effetti collaterali e in un caso su cinque per scetticismo nei confronti dei vaccini. Il 76% dei medici intervistati propone il vaccino antinfluenzale, ma solo il 46% offre agli anziani quello per lo pneumococco e appena il 25% parla della vaccinazione per Herpes Zoster ai propri assistiti.

Questo dimostra, una volta di più, che c'è ancora molto lavoro da fare per sensibilizzare i cittadini e gli operatori sanitari nei confronti dell'importanza delle vaccinazioni come strumento di prevenzione per malattie che a volte sono considerate poco pericolose, ma che in realtà lo possono facilmente diventare, soprattutto nella popolazione anziana.

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