Epidemia di morbillo nelle isole Samoa: 48 bambini uccisi dal virus in pochi giorni

Il Paese dell’Oceania, con un tasso di vaccinazione pari al 31%, è stato colpito da un’epidemia di morbillo senza precedenti.

È tragico il bilancio di un’epidemia di morbillo diffusasi nelle Isole Samoa, stato insulare dell’Oceano Pacifico. Secondo gli ultimi dati diffusi dal governo e delle autorità sanitarie locali, il focolaio di morbillo ha causato 53 morti e 3728 casi di contagio, di cui quasi 200 solamente nelle ultime 24 ore. I bambini sono stati i soggetti maggiormente colpiti dal virus; 48 decessi riguardano infatti individui di età inferiore ai 4 anni. Per far fronte all'epidemia, il governo ha dichiarato lo stato di emergenza sanitaria, obbligando tutta la popolazione, circa 200mila abitanti, a vaccinarsi. Dal 20 novembre ad oggi sarebbero più di 58mila i samoani sottoposti alla vaccinazione, in una lotta contro il tempo per cercare di fermare la diffusione del contagio.

Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità e dell’UNICEF, l’attuale diffusione di morbillo nelle Samoa è la conseguenza della significativa diminuzione delle vaccinazioni degli ultimi anni. I tassi di immunizzazione del morbillo tra i bambini samoani sono passati da oltre il 70% del 2013 a meno del 30% dell’anno scorso. Per cercare di contrastare il contagio, l'UNICEF ha consegnato al governo di Samoa oltre 110mila dosi di vaccino e ha inviato il proprio personale per potenziare la campagna di immunizzazione. Tutto questo si sarebbe potuto evitare se la copertura vaccinale contro il morbillo fosse stata adeguata; tutti i bambini deceduti infatti non erano stati vaccinati.

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