Censis: l'influenza, questa conosciuta (ma poco temuta)

Si è svolto il 24 ottobre scorso a Roma l'evento "Generazione di... Influenzati?", dove è stata presentata la seconda ricerca del Censis riguardante le opinioni degli italiani over 50 sull'influenza e sulla vaccinazione antinfluenzale.

L'influenza è la patologia stagionale più conosciuta, lo sono altrettanto le sue possibili conseguenze, ma le opinioni riguardanti la pratica vaccinale possono essere contrastanti. Il Censis, con la collaborazione di Sanofi Pasteur, ha organizzato un'ampia ricerca sulle opinioni degli italiani di età superiore ai 50 anni relative all'influenza e alla vaccinazione, i cui risultati sono stati esposti in occasione di un evento tenutosi il 24 ottobre scorso a Roma e intitolato "Generazione di... Influenzati?". A distanza di due anni dalla sua prima realizzazione questo studio permette di fare luce sull'evoluzione dei sentimenti e delle opinioni dei cittadini verso queste importanti tematiche di Sanità Pubblica.

Secondo i risultati dell'attuale ricerca, gli adulti di oltre 50 anni sanno che l'influenza può dare delle complicanze come la bronchite (91,6% contro l'89,6% del 2017)), sinusiti e otiti (70,8% invariato nel tempo), complicanze cardiocircolatorie (58,7% contro il 57,7% del 2017), che può essere una patologia grave (53,1% mentre nel 2017 era il 48,9%) e portare anche alla morte (42,9%, stesso dato del 2017); tuttavia solo il 4,4% ne ha paura (3,4% nel 2017). La consapevolezza riguardante le possibili complicanze è più alta tra i più istruiti ed è aumentata rispetto alla precedente ricerca del 2017 (55,5% vs 48,9%). Ma il 25,8% degli over 75 non teme l'influenza, così come le persone con grado di istruzione più basso (24,3%). Solo il 61,2% pensa che la vaccinazione sia la soluzione migliore in qualsiasi caso (59,1% nel 2017), anche se questa strategia di prevenzione è ben conosciuta (99,2% della popolazione over 50 sa che possiamo vaccinarci contro l'influenza, in aumento rispetto al 96,8% del 2017). Per il 94,6% la vaccinazione è consigliabile in caso di patologie dell'apparato respiratorio (93% nel 2017), per l'89,6% lo è per gli operatori sanitari (86% nel 2017), per l'87,9% è consigliabile per chi vive in ambienti a rischio di contagio (88% nel 2017), per l'87,3% lo è in persone con più di 65 anni (85,4% nel 2017), per l'80,5% per chi è affetto da patologie cardiovascolari (81,2% nel 2017), per l'80,1% per malati cronici (invariato nel tempo).

La copertura vaccinale a livello nazionale tra i soggetti di età superiore ai 65 anni è stata del 53,1% nell'anno 2018-2019, dato che non si discosta dall'anno precedente e che persegue il trend negativo iniziato nel 2005-2006, anno in cui venne raggiunta la massima copertura (68,3%). Il 32,7% dei soggetti di oltre 50 anni si fida molto della vaccinazione (32,9% nel 2017) ma 14,1% si fida ancora "poco " o "per niente" (15,9% nel 2017).

I risultati del Censis mostrano come la popolazione italiana di età superiore ai 50 anni riconosca che l’influenza è una patologia grave e che sono disponibili vaccini contro l’influenza, ma allo stesso tempo, ritiene che la vaccinazione non sia la soluzione migliore in tutti i casi e che sia consigliabile soprattutto in soggetti anziani o con patologie croniche. Una certa percentuale di soggetti non si ritiene a rischio per l’influenza e si fida poco o nulla della vaccinazione mostrando un atteggiamento esitante, che si evidenzia anche nei dati di copertura vaccinala negli anziani che sono infatti ancora lontani dagli obiettivi minimi (75%) o ottimali (95%). Questi risultati evidenziano la necessità di una comunicazione scientifica più chiara e mirata a fornire risposte efficaci ai dubbi degli italiani.

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