Il morbillo rende il corpo più vulnerabile alle infezioni

Recentissimi studi dimostrano che il virus del morbillo comporta la perdita di una cospicua porzione di anticorpi specifici per molti altri patogeni.

Il morbillo può causare numerose complicanze. Oltre alla classica malattia caratterizzata da febbre, esantema cutaneo e intenso malessere, spesso c’è una maggiore suscettibilità ad altre infezioni, anche a distanza dall'evento.

I ricercatori della Harvard Medical School hanno studiato il siero di un campione di bambini non vaccinati attraverso una tecnica innovativa, il Virscan, valutando tipo e quantità di anticorpi presenti prima e dopo aver acquisito l’infezione morbillosa. Questo metodo ha confermato in modo scientificamente accurato ciò che da tempo era stato soltanto intuito: in seguito all’infezione avviene una sorta di “ristrutturazione” del complesso di anticorpi, senza una perdita netta di classi anticorpali ma con un drastico calo di quegli anticorpi che sono specifici per patogeni molto comuni, come l’Influenza, il virus respiratorio sinciziale o lo pneumococco. Per questi anticorpi avviene una riduzione in media del 20% ma in alcuni casi si raggiunge il 70%.

Un ulteriore studio del Sanger Institute di Cambridge ha scoperto una riduzione dei linfociti B di memoria, responsabili della produzione degli anticorpi contro patogeni già conosciuti, e un’alterazione dei linfociti “giovani”, che non riuscirebbero a maturare.

I ricercatori ribadiscono l’importanza della vaccinazione per evitare, pertanto, non solo il morbillo ma anche le conseguenze che può avere sul sistema immunitario.

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