Vaccino contro HPV: come mai i genitori decidono di rifiutarlo per i propri figli?

Nonostante il vaccino sia ormai disponibile da diversi anni, sono ancora pochi i genitori che scelgono di far vaccinare i propri figli adolescenti contro il Papilloma Virus (HPV).

Il calo che negli ultimi anni ha riguardato le coperture vaccinali contro l’HPV è allarmante. Solamente in Italia, nel 2015, le coperture vaccinali nelle coorti di ragazze dodicenni sono mediamente scese dal 72% al 57%. Se prima si poteva pensare che questo calo fosse dovuto a una scelta dei genitori di non vaccinare i propri figli adolescenti per timore di incoraggiarli ad avere rapporti sessuali, ora sappiamo che in realtà il problema del rifiuto è dovuto a timori sulla sicurezza del vaccino e alla poca informazione a riguardo.

Questo concetto viene ribadito da uno studio “HPV vaccine: Why parents really choose to refuse” della John Hopkins University, pubblicato sul Journal of Adolescent Health. La ricerca ha estrapolato dati provenienti da un’indagine nazionale sul monitoraggio vaccinale svoltasi negli USA tra il 2010 e il 2016 e si basa sulle risposte a domande fatte ai genitori di ragazze e ragazzi tra i 13 e i 17 anni sulla loro scelta di vaccinarli o meno contro l’HPV. È così emerso che per le ragazze le quattro ragioni che spingono i genitori a non vaccinarle sono i timori sulla sicurezza, l’idea che non sia necessario, la mancanza di conoscenza e l’assenza di raccomandazione da parte del medico. Le percentuali di queste quattro ragioni sono rimaste più o meno stabili nel corso dei sei anni di studio, mentre è diminuita la quota dei genitori che pensa che la propria figlia non abbia attività sessuale (dal 19% del 2010 al 10% del 2016).

Per quanto riguarda i maschi le quattro ragioni principali per cui i genitori non vaccinano i propri figli sono le stesse; tuttavia lo studio rileva come sia aumentata considerevolmente la percentuale di genitori che ritiene non sicuro il vaccino (dal 9% del 2010 al 14% del 2016). Anche in questo caso è diminuita la quota di genitori che ritiene non attivo sessualmente il proprio figlio (scesa dal 16% al 9%).

È pensiero dello studio, ma anche nostro, come sia necessario, al fine di migliorare le coperture vaccinali, istituire campagne informative pubbliche focalizzate sulla sicurezza e sulla necessità di vaccinare sia le ragazze che i ragazzi. Inoltre, diventa fondamentale il ruolo e il lavoro svolto dai medici di medicina generale, dai pediatri e dai ginecologi (ma anche da tutte le altre figure professionali sanitarie), al fine di introdurre il tema della vaccinazione contro l’HPV con i genitori e i rispettivi figli e di somministrare attivamente tale vaccino.

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