Gli operatori sanitari degli ospedali fiorentini: protetti o non protetti verso MPRV?

ll Piano Nazionale della Prevenzione Vaccinale 2017-2019 e la Circolare ministeriale n.10740 dell’aprile 2017 raccomandano fortemente la vaccinazione contro il morbillo e la rosolia per gli operatori sanitari (OS), in quanto esposti ad un maggior rischio di contrarre la malattia e possibili fonti d’infezione per i pazienti ospedalizzati. Nonostante le raccomandazioni, durante l’epidemia di morbillo del 2017 sono stati registrati 322 casi di malattia tra gli OS in 18 Regioni.

Uno studio dell’Università di Firenze è andato a valutare lo stato immunologico nei confronti di morbillo, parotite, rosolia e varicella (MPRV) degli OS (medici, infermieri, ostetriche e OSS) nei Dipartimenti di Emergenza Urgenza (DEA), Oncologia e Area Materno-infantile degli ospedali della ex Azienda Sanitaria di Firenze (San Giovanni di Dio; Santa Maria Nuova; Santa Maria Annunziata; Serristori; Ospedale Nuovo del Mugello).

Ogni medico competente di presidio ospedaliero ha effettuato la valutazione dello stato vaccinale nei confronti di MPRV degli OS dei suddetti reparti. Nel caso in cui non fossero disponibili informazioni attendibili, è stato effettuato un prelievo ematico per la titolazione delle IgG anti – MPRV mediante tecnica immunoenzimatica ELISA. Agli operatori suscettibili è stata offerta la vaccinazione e annotata l’esecuzione o il rifiuto. Previa acquisizione del consenso informato, sono stati quindi raccolti dalle cartelle dei medici competenti di ciascuna struttura i dati anagrafici, l’anamnesi vaccinale, lo stato sierologico ed eventuale esecuzione o rifiuto della vaccinazione.

Al momento della raccolta dati (Giugno 2017), dei 417 soggetti indagati erano presenti informazioni complete per 277 OS (20% medici, 57% infermieri e 22% OSS). La quasi totalità di questi è risultata immune o vaccinata per morbillo (98,3%), rosolia (97,5%) e varicella (99,2%), mentre risulta una frazione decisamente elevata di suscettibili per la parotite (19,4%).

I dati, seppur parziali, mostrano una percentuale soddisfacente di OS immunizzati. In aggiunta ai reparti a maggior rischio, nei prossimi due anni è prevista la valutazione dello stato immunologico nei confronti di MPRV di tutti gli OS dei presidi ospedalieri, in occasione delle visite d’idoneità o al momento delle nuove assunzioni.

Alcune Regioni italiane hanno già reso la vaccinazione un requisito di idoneità al lavoro per gli OS. Sarebbe pertanto auspicabile una nuova indagine per ottenere informazioni complete da tutti gli ospedali dell’area e una eventuale direttiva che possa rendere obbligatoria, sulla falsariga di quanto già attuato in altre Regioni, la vaccinazione per gli OS suscettibili.

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