Lo sapevate che... i vaccini funzionano!

In Italia in 115 anni sono stati evitati 4 milioni di casi di malattia e migliaia di morti grazie alle 10 principali vaccinazioni introdotte tra il 1900 e il 2015.

Le discussioni attuali hanno portato alla luce la crescente preoccupazione da parte della popolazione sulla sicurezza e sulla utilità dei vaccini. Questo, insieme al basso rischio percepito riguardo ad alcune malattie infettive, ha portato a una riduzione delle coperture vaccinali (ora in rialzo grazie al nuovo decreto-legge sui vaccini) e all’aumento della segnalazione di focolai infettivi.

Per rispondere a questa problematica ci viene in aiuto un articolo appena pubblicato sulla rivista internazionale Vaccine intitolato “The impact of immunization programs on 10 vaccine preventable diseases in Italy: 1900-2015”. Questo studio, a cura del Dipartimento Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità, valuta l’impatto dei vaccini su 10 malattie infettive: difterite, tetano, poliomielite, epatite B, pertosse, morbillo, parotite, rosolia, varicella e meningococco.

Lo studio, infatti, evidenzia come le strategie di vaccinazione portate avanti nel corso del secolo scorso e nei primi 15 anni del nuovo millennio abbiano determinato un drastico calo della mortalità e della morbosità di queste malattie. Sono 4 milioni i casi di malattia stimati, di cui il 35% riguardante bambini nei primi anni di vita, che sono stati evitati grazie alla vaccinazione universale. Inoltre è stimato che oltre 70.000 morti sono state evitate dalla vaccinazione contro la difterite, il tetano e la poliomielite le tre malattie infettive con la più alto tasso di mortalità nel secolo scorso.

Negli ultimi anni alcune di queste malattie, come morbillo e difterite, sono riemerse in Europa a causa del calo delle coperture vaccinali. Questo dimostra come degli adeguati programmi di vaccinazione universale rappresentino lo strumento di prevenzione più efficace contro le malattie infettive.

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