Eurobarometro Vaccini: Gli italiani un po’ meno fiduciosi ma ugualmente diffidenti sugli effetti collaterali.

Pubblicati i dati del primo Eurobarometro sugli atteggiamenti nei confronti dei vaccini: il dato rilevante è che i vaccini siano efficaci nella prevenzione delle malattie infettive ne è convinto l'85% degli europei. Non del tutto convinti gli italiani (78%). Ma quasi la metà (48%) ha paura di effetti collaterali anche gravi (italiani 46%). Il 32% degli italiani è poi convinto che indeboliscano il sistema immunitario e il 34% che possano causare la malattia da cui proteggono. Anche negli altri paesi europei si registrano le stesse perplessità.

Dal primo Eurobarometro sugli atteggiamenti dei cittadini nei confronti dei vaccini "Special Eurobarometer 488", elaborato dalla Commissione per la Salute e la sicurezza alimentare della Commissione europea attraverso dodici domande in tutta Europa. Il campione, composto da 27.524 persone, include cittadini dai 15 anni in su estratti dalla popolazione generale.

L'atteggiamento generale degli europei nei confronti dei vaccini è positivo: l'85% è infatti convinto che siano efficaci nel prevenire le malattie infettive. Nonostante ciò, il 48% degli europei ritiene che i vaccini abbiano spesso gravi effetti collaterali e il 38% pensa che possano provocare malattie dalle quali proteggono. I dati relativi al nostro paese non si discostano molto da quelli europei: risultiamo meno fiduciosi della loro efficacia (solo il 78% vs l'85 europeo) e per il 46% siamo convinti che i vaccini possano causare spesso gravi effetti collaterali, per il 32% che indeboliscano il sistema immunitario e per il 34% che possano causare la malattia da cui proteggono.

Si evidenzia, inoltre, una grande variabilità sulla conoscenza effettiva delle malattie infettive e dei vaccini stessi: Circa il 50% degli europei è consapevole del fatto che l'influenza e la meningite continuano a provocare decessi nell'Unione europea, mentre c'è molta meno consapevolezza ad esempio sull'impatto dell'epatite, del morbillo e del tetano. L’atteggiamento sulla sicurezza dei vaccini è molto più consapevole del fatto che i vaccini vengono sottoposti a test rigorosi prima di essere messi in commercio, gli europei sono molto meno informati sugli effetti dei vaccini: circa la metà degli intervistati pensa che possano produrre gravi effetti collaterali e il 40% che possano provocare la malattia dalla quale dovrebbero immunizzare.

L’indagine sui vaccinati ha rilevato alcune discrepanze notevoli, infatti un terzo sostiene che non sia necessario farlo, mentre una percentuale leggermente minore è convinta di essere ancora coperta da vaccini fatti in passato, compresi gli intervistati con alti livelli di educazione appartenenti ai paesi con un alto tasso di consapevolezza sui vaccini.

Per maggiori informazioni di seguito il Rapporto completo e i dati del nostro paese.

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