Quanto è forte il ricordo delle vaccinazioni effettuate in bambini e adolescenti della provincia di Firenze?

In seguito al confronto tra un questionario cartaceo e l’anagrafe vaccinale di un campione di bambini e adolescenti da 1 a 18 anni della provincia di Firenze, è stato valutato che i genitori hanno un buon ricordo della vaccinazione.

Lo studio si è svolto da dicembre 2017 ad aprile 2018 presso il Punto Prelievi dell’Ospedale Pediatrico Meyer e ha visto la partecipazione attiva degli specializzandi di Igiene e Medicina Preventiva e di una Dottoranda esperta in materia dell’Università di Firenze, che hanno intervistato, previo consenso, i genitori dei bambini in attesa di svolgere un normale prelievo ematico. In molti hanno manifestato interesse e curiosità verso il tema dei vaccini facendo domande e ricevendo informazioni da parte dei medici presenti.

Una bella occasione per i genitori per poter aver un contatto diretto con i professionisti sanitari durante l’attesa del prelievo e per i medici per valutare quanto è forte il ricordo della vaccinazione tra i genitori, avendo anche l’occasione di svolgere un intervento di promozione alla salute in materia vaccinale.

Per ulteriori dettagli, di seguito è riportato l’abstract dello studio presentato al 51° Congresso Nazionale SItI 2018 a Riva del Garda.

INTRODUZIONE Le malattie infettive (MI) rappresentano ancora oggi un problema in sanità pubblica e la riduzione delle coperture vaccinali ha incrementato il numero di casi di alcune MI, come il morbillo che da gennaio a novembre 2018 ha registrato in Italia 2427 e 8 decessi[1]. Questo studio si pone l’obiettivo di valutare quanto forte è il ricordo della vaccinazione in un campione di soggetti arruolati per uno studio sierologico nella provincia di Firenze, mediante confronto tra un questionario e la registrazione in anagrafe vaccinale (AV).

MATERIALI E METODI Durante l’arruolamento nello studio è stato compilato un questionario cartaceo con intervista ai genitori (tutori legali) dei soggetti presenti al punto prelievi dell’Ospedale pediatrico Meyer per un normale prelievo ematico. La popolazione in studio (età 1-18 anni) è stata selezionata con una stratificazione per anno di età in modo proporzionale rispetto alla popolazione residente (0,1%). Tra i criteri di inclusione nello studio vi erano la residenza nella provincia di Firenze e la verifica di immunocompetenza. Le MI per le quali è stato richiesto il ricordo di pregressa malattia o vaccinazione, comprensivo dell’anno dell’ultima dose, erano morbillo, rosolia, varicella, epatite B e tetano. Le informazioni raccolte sono state confrontate con quelle riportate in AV sui sistemi SISPC e Caribel, dell’Azienda USL Toscana Centro.

RISULTATI Sono stati arruolati 167 soggetti (78 femmine e 89 maschi). Il grado di concordanza tra coloro che ricordavano la vaccinazione per morbillo e rosolia e i vaccini registrati in anagrafe è stato rispettivamente del 97,40 e 98,72% nel campione intervistato. Tra coloro che hanno risposto di aver fatto la vaccinazione per la varicella il 91,18 % riportava la vaccinazione in anagrafe. Le vaccinazioni per l’Epatite B e per il tetano mostrano un alto grado di concordanza, rispettivamente del 98,73% e del 99,37%, tra coloro che hanno detto di esser vaccinati e i dati riportati in anagrafe.

CONCLUSIONI Vi è una elevata concordanza tra ricordo vaccinale e ciò che è registrato in anagrafe. La vaccinazione si dimostra essere così un evento importante per i genitori durante la crescita del proprio figlio.




[1] www.epicentro.iss.it

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