Influenza. Centro Nazionale Sangue: “Offerta vaccino a donatori attiva in tutte le Regioni”

Diverse modalità di erogazione ma in tutte le Regioni è necessario presentare un documento che attesti l’iscrizione ad una associazione di donatori o un certificato di avvenuta donazione per accedere al servizio. Dopo la somministrazione del vaccino i donatori dovranno attendere 48 ore prima di poter effettuare una donazione.

L’offerta della vaccinazione antinfluenzale gratuita per i donatori di sangue è stata attivata da tutte le Regioni e viene erogata con diverse modalità;

  • medici di base ( Friuli Venezia Giulia, Veneto, Piemonte, Emilia Romagna, Puglia, Umbria, Marche, Sardegna, Sicilia, Calabria, Lazio, Molise, Abruzzo, Toscana, Campania)
  • medici di base e ambulatori vaccinali delle Asl (da Veneto, Val d’Aosta, Basilicata, province di Trento e Bolzano, Toscana, Umbria, Sicilia, Calabria, Lazio, Abruzzo e Campania)
  • servizi trasfusionali (Val d’Aosta, Emilia Romagna)

Lo afferma una survey condotta dal Centro Nazionale Sangue (CNS) attraverso le Strutture Regionali di Coordinamento per le attività trasfusionali (Src).


Secondo le risposte ottenute dal CNS in tutte le Regioni e le province autonome i donatori di sangue possono vaccinarsi gratuitamente come previsto dalla circolare ministeriale emanata lo scorso maggio, che ha aggiunto questa categoria a quelle ‘classiche’ come donne in gravidanza, anziani e malati cronici. In tutte le Regioni è necessario presentare un documento che attesti l’iscrizione ad una associazione di donatori o un certificato di avvenuta donazione per accedere al servizio. Dopo la somministrazione del vaccino i donatori dovranno attendere 48 ore prima di poter effettuare una donazione.


L’iniziativa ha anche lo scopo di limitare le carenze che si verificano di solito in corrispondenza del picco influenzale. Se da una parte serve una migliore e puntuale programmazione della chiamata dei donatori per effettuare le donazioni da parte delle associazioni e federazioni del volontariato del sangue, il problema dell’epidemia influenzale, che proprio a gennaio-febbraio raggiunge il suo picco, non può essere trascurato. Per questo insieme al volontariato ci siamo attivati per far inserire i donatori tra le categorie a cui viene offerta la vaccinazione. Ora che il servizio è attivo su tutto il territorio nazionale auspichiamo un’adesione massiccia da parte dei donatori”.

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