SIAMO PREPARATI PER L’INFULENZA!?

L’Organizzazione Mondiale della Sanità e il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-2019 riportano, tra gli obiettivi di copertura per la vaccinazione antinfluenzale, il 75% come obiettivo minimo perseguibile e il 95% come obiettivo ottimale negli ultrasessantacinquenni e nei gruppi a rischio.

L’autunno sta arrivando e come ogni anno è accompagnato dall’inevitabile ondata di influenza, quindi dovremmo cominciare a pensare alla vaccinazione antinfluenzale.

Ricordiamoci che l'influenza è una malattia respiratoria che può manifestarsi in forme di diversa gravità, che in alcuni casi, possono comportare il ricovero in ospedale e anche la morte. Alcune fasce di popolazione, come i bambini piccoli e gli anziani, possono essere maggiormente a rischio di gravi complicanze influenzali, come la polmonite e/o il peggioramento delle condizioni mediche concomitanti.

Sono tre, dunque, i propositi di questa campagna vaccinale stagionale:

  • Riduzione del rischio individuale di malattia, ospedalizzazione e morte
  • Riduzione del rischio di trasmissione a soggetti ad alto rischio di complicanze od ospedalizzazione
  • Riduzione dei costi sociali connessi con morbosità e mortalità
  • Malattie croniche dell‟apparato respiratorio (incluse l‟asma di grado severo, le displasie

La vaccinazione antinfluenzale per la stagione 2018-2019 è raccomandata a:

Obiettivo primario della vaccinazione anti-influenzale è la prevenzione delle forme gravi di influenza in particolare nelle categorie a maggiore rischio di patologia complicata. Pertanto, oltre ai soggetti a rischio per età, la vaccinazione è raccomandata a tutti i soggetti oltre i sei mesi di vita nelle seguenti condizioni patologiche:

  • polmonari, la fibrosi cistica e la BPCO)
  • Malattie dell‟apparato cardio-circolatorio (incluse le cardiopatie congenite e acquisite)
  • Malattie metaboliche quali diabete mellito o obesità con BMI>30 e gravi patologie
  • associate
  • Soggetti affetti da patologie neoplastiche
  • Insufficienza renale/surrenalica cronica
  • Malattie epatiche croniche
  • Malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinale
  • Malattie ematologiche ed emoglobinopatie
  • Immunodeficienze congenite o acquisite compresa l‟infezione da HIV e le forme di
  • immunodepressione iatrogena da farmaci
  • Patologie per le quali sono programmati interventi di chirurgia maggiore
  • Patologie associate a un incrementato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie
  • quali le malattie neuromuscolari
  • Soggetti splenectomizzati
  • Bambini o adolescenti in terapia a lungo termine con acido acetilsalicilico a rischio di
  • sviluppare sindrome di Reye in caso di sopraggiunta infezione influenzale
  • Soggetti di qualunque età residenti in strutture socio-sanitarie, in particolare anziani e
  • disabili
  • Soggetti conviventi con persone appartenenti a categorie a elevato rischio
  • tutte le persone di età pari o superiore ai 65 anni,
  • operatori sanitari che hanno contatto diretto con i pazienti a più alto rischio di acquisizione/trasmissione dell’infezione influenzale
  • donne nel secondo e terzo trimestre di gravidanza*
  • Donatori di sangue - unica sostanziale novità di questa Circolare.

E inoltre:

*L’OMS nel suo position paper più recente sull'influenza ritiene, infatti, le donne in gravidanza il più importante dei gruppi a rischio per le complicanza della donna stessa, ma anche per il nascituro.

Per saperne di più, puoi consultare Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale PNPV 2017-2019

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