Influenza: le vaccinazioni calano e gli ammalati aumentano

In Italia gli anziani si vaccinano sempre meno e di conseguenza aumentano gli ammalati. Cresce lievemente, invece, la copertura vaccinale tra gli adulti (18-64 anni).

È preoccupante il quadro che emerge da una ricerca pubblicata recentemente sull’ European Journal of Public Health, coordinata dall’Università di Ferrara e con il contributo del Network della Sorveglianza Nazionale dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità). La ricerca testimonia un trend in netta discesa, senza precedenti, per quanto riguarda la copertura del vaccino antinfluenzale in Italia fra gli ultra 65enni. Tale copertura, dopo aver raggiunto un picco del 68,3% durante la stagione 2005/2006, è diminuita complessivamente di oltre il 50% negli anni successivi, facendo dell’Italia un caso unico in Europa.

Secondo i dati del Network, la copertura è stata inferiore al 50% nel corso di due delle ultime tre stagioni 2014-2017, portando a una diminuzione dei vaccinati over64, in termini assoluti, da 9.240.000 a 7.035.000. Di pari passo, i tassi della sindrome influenzale sono passati dal 2,71% del triennio 2005-2008 al 4,24% dell’ultimo triennio. Gli studiosi ritengono così significativo il rapporto tra l’incremento della sindrome influenzale e il calo della copertura vaccinale, che, secondo stime al ribasso, un aumento di solo l’1% nella copertura vaccinale potrebbe prevenire oltre 2.500 casi di sindrome influenzale tra gli anziani.

Qualche piccolo miglioramento nell’immunizzazione contro l’influenza si registra però tra gli adulti. Gli ultimi dati raccolti dal sistema di sorveglianza Passi mostrano una ripresa, lieve ma significativa, per quanto riguarda la vaccinazione antinfluenzale negli adulti. La quota di adulti con meno di 64 anni che ha fatto ricordo al vaccino contro l’influenza nella stagione 2016-2017 è salita all’8% (nel 2015-2016 era solo del 6,6%). Tuttavia rimane molto lontano dall’atteso il ricorso alla vaccinazione antinfluenzale fra le persone con patologie croniche (malattie cardiovascolari, diabete, insufficienza renale, malattie respiratorie croniche, tumori, malattie croniche del fegato). Nonostante il vaccino sia raccomandato e offerto dal Ssn, durante la campagna vaccinale 2016-2017, solo il 23% degli adulti con meno di 65 anni e affetti da queste patologie croniche ha fatto ricorso alla vaccinazione contro l’influenza.

Questi dati rispecchiano il declino generale delle coperture vaccinali che ha riguardato tutti i gruppi d’età in Italia negli ultimi 10 anni. È necessario lavorare dunque per aumentare la fiducia nelle vaccinazioni della popolazione generale e modificare i comportamenti dei non vaccinatori. L’obiettivo che si deve porre la Sanità Pubblica è quello di rispondere ai dubbi della popolazione, accrescendone la consapevolezza riguardo la sicurezza e il valore delle vaccinazioni e lavorando sulla percezione del rischio di quelle malattie che, oggi poco diffuse grazie alle vaccinazioni, incutono meno timore rispetto ai vaccini stessi.

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