La vaccinazione antinfluenzale non aumenta il rischio di infezione da SARS-Cov-2

Una revisione sistematica condotta dal Dipartimento di Scienze della Salute dell'Università degli Studi di Firenze evidenzia come non ci siano relazioni tra la vaccinazione antinfluenzale e il COVID-19.

Il Dipartimento di Scienze della Salute dell'Università degli Studi di Firenze ha condotto una revisione sistematica con l'obiettivo di valutare l'impatto della vaccinazione antinfluenzale stagionale sul rischio di infezione da SARS-Cov-2 e sulla severità del COVID-19. Lo studio, che vede la collaborazione del Netherlands Institute for Health Services Research (Nivel) di Utrecht e dell'Istituto per lo Studio, la Prevenzione e la Rete Oncologica (Ispro) di Firenze, è stato pubblicato in questi giorni sull'International Journal of Environmental Research and Public Health.

I risultati della ricerca mostrano come non ci siano evidenze che con la vaccinazione aumenti il rischio di infezione da SARS-Cov-2, ma anzi sembra quasi che la vaccinazione antinfluenzale possa essere in qualche modo protettiva, anche se ulteriori studi saranno necessari. Questi risultati supportano tutte le misure intraprese in questi mesi per aumentare le coperture vaccinali antinfluenzali.

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